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tornado camper

VERBANIA – 25.03.2018 – Revoca del fondo patrimoniale

costituito e pignoramento della casa familiare. È questa la via giudiziaria che il comune di Verbania ha scelto per farsi pagare le spese legali – riconosciute da Tribunale e Corte d’Appello – dalla coppia di turisti pugliesi che per i danni patiti dal tornado che nell’agosto 2012 s’abbatté sul Verbano hanno intentato una causa, poi persa, contro l’Amministrazione pubblica.

Raggiunti dagli inviti a pagare e da tre precetti, i coniugi Gaetano e Lucia Pierri di Taranto non possiedono beni sui quali Verbania si possa rivalere. O, meglio, possiedono un’abitazione che nel marzo di tre anni fa, cioè successivamente alla sentenza che gli ha dato torto, hanno destinato a un fondo patrimoniale della famiglia. Il fondo è un istituto giuridico che permette di vincolare certi beni al soddisfacimento delle esigenze familiari, lasciandone il possesso ai proprietari ma vietandone altri fini. Tramite l’avvocatura civica e domiciliandosi presso un legale tarantino, il Comune intende andare sino in fondo in questa causa.

La premessa alla disavventura giudiziaria dei Pierri è il 25 agosto 2012. Quella sera si trovavano nel loro camper, posteggiato all’allora Arena di Villa Maioni. Il tornado li colse lì. Le piante sradicate s’abbatterono sul caravan, distruggendolo quasi completamente. I coniugi uscirono fortunatamente indenni, ma chiesero i danni: 70.000 euro per il mezzo da rottamare, 5.000 euro a testa per i danni morali. Il Tribunale di Verbania respinse la loro richiesta dichiarando che il Comune non aveva responsabilità nell’evento calamitoso. La Corte d’Appello confermò la sentenza mettendo – come nel grado precedente – le spese legali in capo a chi promosse l’azione legale. Che ora le deve pagare e che rischia di perdere – dopo il camper – anche la casa.

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