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VERBANIA – 23.03.2018 – Tocca anche Verbania

l'inchiesta della Procura di Brescia che ha portato martedì all’emissione di quattro ordini di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di due cittadini italiani e due serbi. Sono ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale che trafficava in veicoli sottratti, portati all’estero, riciclati e rivenduti successivamente. Un’ottantina di mezzi – non solo automobili, ma anche furgoni, pulmini, camper, celle frigorifere, persino cestelli e piattaforme aeree – per un valore commerciale che supera il milione di euro i beni trafugati. I reati contestati sono di appropriazione indebita, truffa, simulazione di reato, ricettazione e falsità materiale in autorizzazioni amministrative in concorso.

I furti andavano avanti dal 2013 secondo un copione ben rodato. O direttamente tramite falsi documenti, o pagando compiacenti cittadini italiani, i componenti del gruppo prendevano a noleggio i veicoli in diverse località del nord Italia, se ne impossessavano, li spedivano in Serbia dove venivano riciclati e, successivamente, ne denunciavano il furto.

L’indagine è partita dai carabinieri di Verolanuova e s’è estesa a Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Sui complici che materialmente presero a noleggio i mezzi indagano anche le Procure di Lodi, Verbania e Vicenza.

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