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VERBANIA – 15.03.2018 – Quattro anni e mezzo

in due per rapina e tentata estorsione ai danni di due minorenni. È questa la pena che il gup Elena Ceriotti del tribunale di Verbania ha stabilito per due giovani africani. Almameh Singateh, 22enne richiedente asilo del Gambia, e Ibrahima Samb Papa, ventunenne senegalese residente nel Vercellese, erano a processo per i fatti accaduti lo scorso 4 giugno a Omegna. Nel parco Rodari, nelle vicinanze della ludoteca, un quindicenne e un sedicenne del capoluogo cusiano incontrarono i due stranieri, che si fecero consegnare il denaro e gli oggetti di valore che possedevano, dicendo loro di andare a casa a prendere altro contante e di tornare per ridarglielo. Negli attimi successivi intervenne la polizia che, perlustrando le vicinanze, trovò Singateh, il profugo, che era in possesso di alcune dosi di marijuana e che fu arrestato. Del senegalese, invece, si persero le tracce. La sua identità fu scoperta qualche settimana dopo dalla polizia del commissariato di Omegna. Il pm chiese nei suoi confronti una misura restrittiva e il gip autorizzò la custodia cautelare in carcere, che però non fu eseguita perché Papa risultava latitante. Rispuntò fuori dopo qualche mese a Trapani quando, recatosi in questura per denunciare lo smarrimento del portafogli, fu identificato e arrestato.

Per Singateh il gup, accogliendo le richieste del pm Fabrizio Argentieri, s’è espressa per una condanna a 2 anni e mezzo. Due anni, invece, per Papa. I difensori ei due imputati hanno contestato la ricostruzione dei fatti ritenendo non attendibili le dichiarazioni dei due minorenni e hanno preannunciato il ricorso in Appello.

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