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cristina mirella mar 18

VERBANIA – 10.03.2018 – Si scrive Torino

ma si dovrebbe leggere Piemonte. Il possibile via libera alla candidatura di Torino per i Giochi olimpici invernali del 2026 di cui si parla in queste ore è l’occasione per il neoparlamentare verbanese di Forza Italia Mirella Cristina per mettere sul chi va là il governatore Chiamparino e per reclamare spazi e interessi anche per il Vco. “Che queste Olimpiadi siano non solo di Torino e della sua cintura, ma di tutto il Piemonte – dichiara in un comunicato stampa diffuso oggi –. È ancora vivo il ricordo della precedente edizione torinese dei Giochi, quella del 2006, quando le ricadute sul resto del territorio piemontese furono davvero minime. Le montagne piemontesi non sono solo Sestriere e la Val Susa: il governatore Chiamparino, che le cronache danno particolarmente attivo nello sponsorizzare un’alleanza M5S-Pd per il prossimo governo, dovrebbe invece ricordarsi che è il presidente del Piemonte e mettersi al lavoro su come garantire le massime ricadute derivanti da questa opportunità a tutta la regione. Territorio del Vco compreso”.

Dichiarazioni sorprendenti, perché la giunta regionale che ha gestito la fase organizzativa delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 era quella guidata dall’azzurro Enzo Ghigo. Forza Italia e il Vco avevano un ruolo di primissimo piano interpretato dall’allora assessore al Turismo – con delega specifica alle Olimpiadi – Ettore Racchelli e dal presidente del gruppo consiliare di Fi Valerio Cattaneo, membro della Commissione speciale Olimpiadi. Proprio per dare una ricaduta economica a tutto il Piemonte vennero stanziati centinaia di milioni di euro. Il solo Vco beneficiò di 29,7 milioni che cofinanziarono 12 opere: la sistemazione di Domobianca (3 milioni), l’impianto di arroccamento di Bognanco (8,7, l'unico non portato a termine), il centro del fondo di Formazza (1,2), impianti di risalita al Mottarone (1,9), piste da sci a Macugnaga (2,3), pista da ghiaccio e da fondo a Malesco (0,9), impianti di risalita a Druogno (0,4), impianti sportivi e sciistici a Santa Maria Maggiore (0,6), oltre ai parcheggi di Prestinone di Craveggia e a Toceno. Sono opere finanziate con fondi olimpici persino il percorso turistico mineralogico in Valle Anzasca (2,6 milioni) e anche il mai compiuto palasport di Gravellona Toce (7,2).

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