VERBANIA – 09.03.2018 – Casa, carcere, tribunale,
questura, ospedale. Sono mesi ormai che Maria Carmela Scognamiglio fa la spola tra questi istituti pubblici. La giovane napoletana – ha solo 21 anni – da quando s’è trasferita a Verbania, dove vive la mamma, non ha mai trovato serenità e stabilità. Inizialmente doveva scontare alcune condanne accumulate a Napoli, ma la convivenza con la madre s'è fatta sempre più difficile. L’intolleranza è diventata evasione, con la richiesta ai carabinieri di portarla via e l’arresto, appunto, per aver lasciato il domicilio senza autorizzazione. Da quel giorno gli episodi si sono ripetuti, sempre con una maggior frequenza: l’arresto per essersi presentata di fronte al comando dei carabinieri con un coltello, un calcio rifilato a un militare, altri reati di microcriminalità. Arrestata, trasferita da una casa circondariale all’altra, poi scarcerata. A inizio settimana Scognamiglio ha patteggiato una condanna per lesioni in tribunale, mercoledì è stata denunciata per minaccia aggravata e danneggiamento per aver sfasciato, verso l’ora di pranzo, l’appartamento della madre, minacciata di morte e costretta a fuggire chiamando le forze dell’ordine. La polizia l’ha trovata con le forbici in mano e, tramite l’ambulanza del 118, l’ha portata in ospedale per un consulto in Psichiatria. Lasciato il nosocomio – la giovane è già stata sottoposta a perizia psichiatrica su ordine del tribunale e dichiarata capace di intendere – è tornata a casa.
L’indomani, cioè ieri, s’è presentata in questura chiedendo di essere arrestata. Dal corpo di guardia è stata accompagnata agli uffici del piano terra. Era agitata e agli agenti che cercavano di calmarla ha risposto aggredendoli e insultandoli, danneggiando gli arredi. A quel punto è stata arrestata per danneggiamento, violenza, minaccia a pubblico ufficiale e resistenza.
Stamane è comparsa dal giudice Rosa Maria Fornelli, che ne ha convalidato l’arresto e che ha disposto per lei la detenzione in carcere.


