VERBANIA – 09.03.2018 – Che fine hanno fatto
i canoni idrici promessi dalla Regione? È questo il quesito avanzato dai consiglieri provinciali di minoranza Luigi Spadone, Mario Geraci e Fabio Basta. I rappresentanti di “La Provincia del territorio” prendono posizione dopo le notizie che filtrano da Torino secondo cui, nel bilancio della Regione in via di approvazione, il Vco è beneficiario di 2,5 milioni di euro, nessun centesimo dei quali provenienti dai canoni idrici, cioè dalle tasse che vengono pagate alla Regione per le concessioni idroelettriche. Si parla di una partita da 18 milioni di euro che il Vco da sempre reclama per sé, in parte se non per intero, in nome della sbandierata specificità montana di questo territorio. Nei mesi scorsi, approvando un ordine del giorno del Movimento 5 stelle, Torino pareva disposta a scucire qualche quattrino, di cui pare non vi sia traccia.
“È stato detto che si era andati al sodo e si erano portati ai cittadini i risultati, ma non si sono fatti i conti con una Regione che, spesso, del Vco neppure conosce l’ubicazione – scrivono i tre consiglieri –. Del resto le premesse non erano favorevoli: nessuna risposta ai numerosi appelli del Presidente della Provincia, dello stesso colore politico della maggioranza regionale, e il fatto che solo sette mesi prima, correva l’aprile 2017, un ordine del giorno del tutto simile per il riconoscimento di 4 milioni di euro di canoni idrici, proposto dalla Lega e votato favorevolmente da Lega Nord, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, fu respinto in aula. E intanto la Provincia rimane, anche grazie alla nostra Regione, coi suoi problemi: le casse vuote, le strade e le scuole fatiscenti e molti creditori in attesa da anni delle loro spettanze”.


