VERBANIA – 07.03.2018 – L’abogada non ha i titoli per stare in giudizio
e il processo si chiude ancora prima di iniziare. È stata l’eccezione sollevata dall’avvocato Marisa Zariani, legale di un uomo accusato di minaccia e imputato di fronte al giudice di pace di Verbania, a determinare la dichiarazione di proscioglimento pronunciata dal giudice di pace onorario Carlo Crapanzano l’altro ieri.
Il procedimento verteva sulle frasi pronunciate all’interno di un gruppo di volontari di un ente assistenziale dall’imputato, che avrebbe invitato l’altra signora a recarsi nella via in cui si trova il cimitero. Il procedimento ha avuto origine dal ricorso della signora firmato dall'abogada, eccepito in aula – insieme alla costituzione di parte civile – dall’avvocato Zariani, che ha sostenuto come tutti gli atti fossero nulli perché erano stati firmati da Marika Pisano, professionista ossolana con studio a Milano che, in possesso di abilitazione professionale conseguita all’estero, per la pratica forense italiana deve accompagnarsi alla firma di un avvocato iscritto all’Ordine come tale. Dopo una breve sospensione e la valutazione in camera di consiglio, il giudice ha accolto l’eccezione dichiarando il proscioglimento.


