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LOCARNO – 04.03.2018 – Marzo è arrivato

ma il servizio pubblico di navigazione nelle acque svizzere del Verbano non è salpato. Sale la tensione oltreconfine per il ritardo che si sta accumulando nell’istituzione del consorzio italo-elvetico che, dal 1° marzo appunto, avrebbe dovuto sostituire il servizio italiano con dipendenti svizzeri cessato con il 2017 e che, la scorsa estate, quando furono comunicati i licenziamenti dei “battellotti” rossocrociati, portò anche a clamorose forme di sciopero e a un blocco navale. La situazione allora si sbloccò anche perché le autorità ticinesi misero sul piatto una certa somma.

La situazione in queste ore è molto fluida. Proseguono gli incontri tra il Lago di Lugano e il Verbano per definire le modalità operative di questo consorzio ma di concreto non c’è nulla, se non la fata – il 25 marzo – in cui dovrebbero riprendere le corse internazionali per Locarno con passaggio alle Isole di Brissago. In queste ore si stanno facendo sentire i sindacati e anche i parlamentari ticinesi.

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