
VERBANIA – 01.03.2018 – Carenza di personale,
turni stressanti con eccessivi rientri, carichi di lavoro onerosi, rischio professionale, violazioni contrattuali… Sono queste le rivendicazioni per le quali i lavoratori della filiale verbanese dell’istituto “Sacra Famiglia” hanno proclamato lo stato di agitazione. L’annuncio viene dai sindacati Uil e Fials, che hanno reso palese uno stato di disagio dei lavoratori che – dicono – va avanti da tempo e che è esploso a fronte della “totale assenza di risposte in merito ai tanti, ai troppi, problemi in sospeso che continuano a gravare pesantemente sulle spalle dei dipendenti della filiale”.
Negli anni scorsi la crisi dell’istituto ha comportato per i lavoratori il taglio in busta paga della produttività e la riduzione dei giorni festivi. “Nonostante il senso di responsabilità dei dipendenti e del sindacato, l'atteggiamento ostile ed aggressivo dell'Amministrazione non è cambiato e le condizioni di lavoro e di tutela dei diritti sono assolutamente peggiorate”, si legge nel documento che contiene la piattaforma rivendicativa che verrà discussa nell’incontro formale in cui, di fronte al prefetto Iginio Olita, si inizierà la procedura di “rffreddamento” dei rapporti proprietà-sindacato.


