VERBANIA – 24.02.2018 – S’è concluso a… teatro il concorso
contro lo spreco alimentare. L’ultimo appuntamento di “Il nostro pane quotidiano” s’è tenuto giovedì a “Maggiore” di Verbania con una giornata di incontro, riflessione e confronto per dire no al cibo sprecato. L'evento è stato proposto dal Soroptimist club del Verbano con partner Novacoop e Fondazione comunitaria del Vco e s’è accompagnato al concorso per le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia bandito nel 2016/2017 e che ha coinvolto 10 Istituti e 25 classi. Gli studenti hanno realizzato elaborati di diverso genere, a documentare il valore del cibo e le strategie che ognuno può attuare per evitarne lo spreco. Tutti gli elaborati sono stati raccolti in una pubblicazione, edita dal Soroptimist, il cui ricavato sarà destinato al progetto “Emporio dei legami” che, con il coordinamento del Consorzio dei Servizi sociali del Verbano e la partecipazione della Caritas e degli altri enti che si occupano di distribuzioni caritative, intende razionalizzare e ottimizzare la distribuzione di aiuti alimentarie alle persone in difficoltà. La pubblicazione è disponibile nelle ibrerie Alberti di Verbania e Grossi di Domodossola.
A seguire le graduatorie del concorso scolastico con le motivazioni. 1° posto: scuola elementare di Premosello, per l’accurato lavoro interdisciplinare che ha coinvolto gli alunni in attività pratiche, testimoniate da un’originale e coinvolgente presentazione in powerpoint. Particolarmente apprezzati la spontaneità, il gioco come strumento didattico e la perfetta aderenza alla tematica del concorso. 2° posto: scuola elementare di Caddo, per l’efficacia del messaggio interpretato attraverso l’uso di un videoclip commentato direttamente dagli alunni e per il progetto pluriclasse gestito attraverso la riscoperta dei luoghi della tradizione. La riflessione sullo spreco alimentare e la conseguente raccolta di ricette antispreco hanno dimostrato la validità del momento formativo. 3° posto: scuola elementare “Peron” di Pallanza, per l’originalità del progetto, completo di dati statistici sul consumo del pane nella mensa scolastica e per aver saputo adottare nuove e semplici pratiche per limitarne lo spreco. Un lavoro articolato che ha coinvolto l’intero istituto anche sperimentando la preparazione della tradizionale torta di pane nel laboratorio di cucina.
Oltre ai premi sono state assegnate le seguenti menzioni speciali. Scuola media dell’ospedale di Piancavallo, per la capacità di personalizzare il tema e di focalizzare l’attenzione sull’importanza di una corretta alimentazione e di un sano rapporto col cibo della tradizione. Particolarmente apprezzati gli originali strumenti comunicativi adottati. Scuola primaria di Vignone (classi II, IV e V), per aver esplorato, con ricchezza di contenuti, il tema del pane, dalla storia, alla tradizione, alla pratica, e per l’attenzione riservata alla cucina antispreco, realizzando una ricchissima raccolta di ricette che ha coinvolto anche le famiglie. Scuola primaria di Gravellona Toce, classi terze, per aver sviluppato il tema del concorso allargando lo sguardo agli usi, alla cultura e alle tradizioni di nazionalità diverse, attraverso la creazione di un e-book.
La premiazione è stata accompagnata da un momento introduttivo di giochi sul tema dello spreco, che ha coinvolto i bambini delle classi premiate condotti dai ragazzi dell’Istituto alberghiero “Maggia” di Stresa. Proprio gli allievi delle quinte hanno ideato – e condotto – i giochi, sotto la supervisione degli operatori servizio didattico di Novacoop.
Questo momento di accoglienza ha reso estremamente coinvolgente la giornata. Analogo forte coinvolgimento ha caratterizzato la seconda parte della mattinata, quando l’esperta di contrasto allo spreco di Last Minute Market, Silvia Marra, ha tenuto una lezione interattiva per alcune classi degli Istituti alberghieri Maggia e Rosmini e delle Scuole professionali Formont e Cfp-panificatori e pasticceri. La relatrice ha brillantemente risposto alle molte domande e curiosità proposte dagli allievi, che hanno dimostrato, come peraltro i “colleghi” più giovani, una forte sensibilità sul tema.
E.P.


