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campana roberto marzo2015

VERBANIA – 22.02.2018 – Basta la parola.

È riadattando una vecchia rèclame che si può condensare l’ultima querelle della politica verbanese. Protagonista, cioè colui che quella parola intende reclamarla sino in fondo, è il consigliere del Movimento 5 Stelle Roberto Campana (nella foto), che ieri ha scritto al prefetto Iginio Olita chiedendo un incontro per discutere (con il diretto interessato) della conduzione dei Consigli comunali verbanesi. Campana chiama in causa l’operato del presidente dell’assemblea Pier Giorgio Varini, che nell’ultima seduta datata 15 febbraio, sarebbe colpevole di non avergli permesso di intervenire per fatto personale, cioè in risposta diretta e come replica, a quanto aveva detto poco prima il sindaco Silvia Marchionini. Nel merito la questione è semplice. Nel discutere di una questione urbanistica, l’argomento è caduto sulla nuova farmacia comunale di corso Cairoli che Verbania attende dall’ottobre 2014 e che, da realizzare a cura di un’impresa privata – il Comune ha stanziato i soldi per un magazzino robotizzato – nell’ambito di un accordo urbanistico, non è ancora pronta. Alle critiche di Campana il primo cittadino ha replicato, nel suo intervento, compiacendosi che il consigliere di minoranza avesse cambiato idea sulla farmacia, lui che aveva ingaggiato una battaglia contro, anche con esposti e denunce in Procura e affermando che le parola pronunciate in precedenza fossero diffamatorie. Il pentastellato aveva chiesto subito la parola per replicare, ma Varini non ha ritenuto di concedergliela. La seduta è proseguita, peraltro con un piccolo siparietto poco più tardi quando il consigliere Michael Immovilli di Forza Silvio, prendendo la parola su un altro argomento, ha rassicurato il sindaco sul fatto che l’autore degli esposti fosse lui.

A bocce ferme e a distanza di qualche giorno Campana s’è rivolto al prefetto affinché vengano rispettate le regole democratiche che, a suo dire, sono state violate. Nello stigmatizzare il comportamento del presidente, che “ha assunto un atteggiamento autoritario che va oltre il ruolo, dovuto alle continue pressioni del Sindaco” e del sindaco per i fuori onda “non certo lusinghieri” che si possono ascoltare nelle registrazioni streaming pubblicate su YouTube, chiede la mediazione del prefetto.

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