
VERBANIA – 18.02.2018 – Quale futuro per le piste ciclabili
verbanesi? Se lo chiede l’associazione Bicincittà alla vigilia della chiusura del Piano ubano del traffico che il comune di Verbania ha affidato all’architetto Vincenzo Curti e che il professionista – già autore negli anni Duemila del piano che ha portato all’introduzione delle nuove rotonde al posto dei semafori – sta elaborando e del quale sono state fornite alcune anticipazioni. Anticipazioni riguardanti la viabilità ma non i percorsi ciclabili sicuri. Bicincittà l’anno scorso aveva raccolto l’invito del Pd a fornire le sue riflessioni in materia di mobilità sostenibile. “Chiediamo all’Amministrazione di Verbania quali sono le sue intenzioni nella speranza che ciò che non hanno fatto tutte le Amministrazioni precedenti in tema di mobilità sostenibile lo faccia quella attuale o se la città dovrà aspettare tempi ed ammnistratori migliori”, dichiarano i referenti di Bicincittà Vco, che lanciano anche l’invito a partecipare a un bando regionale sui percorsi ciclabili sicuri recentemente pubblicato. “Il Bando è fortemente finalizzato al finanziamento di percorsi urbani di carettere quindi trasportistico ovvero per trasferire quote di traffico veicolare su bicicletta – si legge in una nota –. L’attuale quadro della dotazione di percorsi ciclabili in città è stato più volte definito frammentario, confuso, discontinuo ed insufficiente per una città a cui piace citare le classifiche nazionali in tema di qualità della vita che vedono Verbania tra i primi capoluoghi di provincia. Il Bando regionale è una occasione per recuperare ciò che per parecchi anni il Comune non ha fatto in tema di mobilità sostenibile”.
Nello specifico la proposta è, o di lavorare sul prolungamento in corso Nazioni Unite-corso Europa della ciclabile Fondotoce-Suna in corso di realizzazione (il primo lotto è in fase di cantiere, il secondo in fase autorizzativa); o di creare un asse viale Azari-via Olanda.


