
VERBANIA – 06.02.2018 – Inammissibile.
Così il giudice Maria Cristina Persico della sezione civile del tribunale di Verbania ha giudicato il ricorso d’urgenza che la società verbanese Euroslot ha presentato contro il Comune per riaccendere i videogiochi “bocciati” dalla legge regionale contro le ludopatie. L’azienda, che gestisce l’installazione di apparecchi vlt nel capoluogo e in numerosi altri comuni della provincia s’era rivolta al tribunale all’indomani dell’entrata in vigore della norma che impone a tutti i locali – tranne le sale vlt autorizzate – che distano 500 metri (300 nei comuni con meno di 5.000 abitanti) da luoghi sensibili come scuole, ospedali, oratori, impianti sportivi, strutture sanitarie, banche e bancomat… di mantenere le cosiddette video slot, pena una sanzione da 2.000 a 5.000 euro per ogni apparecchio. In pratica, a Verbania, quasi tutti i locali. Per questo, lamentando la violazione di norme costituzionali, della concorrenza e del diritto europeo, Euroslot ha chiesto l’immediata sospensione della legge regionale. Il giudice, lette le memorie difensive, ha ritenuto inammissibile il ricorso perché non ha ravvisato nel Comune di Verbania la corretta controparte (la legge è stata approvata dal Consiglio regionale) con la quale discutere delle eventuali violazioni delle norme Ue.


