VERBANIA – 05.02.2018 – È stato arrestato e liberato,
ma rischia di finire nuovamente in carcere. Per Omar Sar, trentunenne del Senegal su cui grava un decreto di espulsione dall’Italia, aver rimesso piede nel nostro Paese è stato un errore, tanto più che le forze dell’ordine l’hanno fermato e controllato. È iniziata così, sul treno per Parigi di passaggio dalla Svizzera con sconfinamento in Ossola, la disavventura giudiziaria del giovane africano. La Polfer, una volta avuti in mano i suoi documenti, non ha avuto difficoltà a scoprire che in banca dati l’uomo era censito come persona “sgradita” all’Italia, dalla quale era stato allontanato su ordine del tribunale di Torino con il divieto, a seguito di altre vicende giudiziarie, di non farvi più rientro. Divieto infranto, così ha raccontato oggi al giudice Raffaella Zappatini nell’udienza di convalida tenutasi in tribunale, per andare a far visita a una parente in Francia dopo aver recuperato alcuni effetti personali in Italia.
Nel convalidare l’arresto, il magistrato ha rigettato per incompetenza la richiesta del pm Maria Portalupi di revocare la misura del tribunale di Sorveglianza di Torino che aveva convertito in espulsione il carcere. In mancanza di altre richieste della Procura, Sar è stato rimesso in libertà in attesa che Torino, ricevuto il fascicolo, validi il da farsi e decida se intervenire o meno con un ordine di custodia cautelare.


