STRESA – 02.02.2018 – Il suo cuore è sempre stato
a Stresa, nella villa di famiglia che, insieme alla sorella, negli ultimi anni aveva aperto al pubblico trasformandola in un luogo di accoglienza e turismo. S’è spento ieri a Torino Stefano Tardito. Aveva trent’anni, l’ultimo dei quali trascorso in una tenace lotta contro il male incurabile che non gli ha però dato scampo.
Laureato in ingegneria al Politecnico di Torino, s’era unito alla sorella Carola nel progetto di dare una nuova vita alla Villa Siemens-Muggia di Stresa. La famiglia Toso-Tardito ha rilevato quel palazzo ottocentesco negli anni ’30 del secolo scorso, utilizzandolo come seconda casa, una delle tante dimore di prestigio sul lago amate da imprenditori e industriali lombardo-piemontesi per i periodi di vacanza e di riposo. Stefano e Carola, innamorati di quel posto e del Verbano, hanno fatto di Villa Muggia una location per feste private ed eventi pubblici, mettendo a disposizione la villa con i suoi preziosi arredi e l’ampio parco situato nella prima collina di Stresa, alle spalle del centro storico. Stefano era un ragazzo intelligente, solare, con una gioia di vivere contagiosa. Consapevole che se ne sarebbe andato, ha lasciato come ultimo messaggio l'invito a essere persone migliori e di vivere rispettando noi stessi e gli altri e di ascoltare. Purtroppo il destino lo ha strappato troppo presto all'affetto dei suoi cari e di tutti coloro che lo hanno potuto conoscere.


