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VERBANIA – 29.01.2017 – Non ha una casa,

né un domicilio e per il giudice è una persona socialmente pericolosa. Dopo due notti nella cella di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Verbania è stato tradotto in carcere il 59enne senza fissa dimora arrestato nel tardo pomeriggio di sabato alla casa di riposo Maurizio Muller di Intra. Franco Zacco, pittore e artista di strada con numerosi precedenti di microcriminalità che da circa un anno gravita attorno a Verbania, per tre volte ha creato scompiglio all’istituto intrese, insultando i carabinieri chiamati dalla direzione e aggredendo anche un’infermiera.

Fino a venerdì l’uomo si trovava in una comunità protetta ad Arizzano. In precedenza era stato ospite, a carico di Comune e Consorzio dei Servizi sociali, proprio al “Muller”, dove voleva a tutti i costi tornare. La sua prima “visita”, sabato, è stata alle 12,40, l’orario in cui il direttore ha chiamato i carabinieri perché l’ospite non voleva andarsene. Invitato a declinare le proprie generalità, ha detto di chiamarsi Michelangelo Buonarroti e s’è rifiutato di fornire i documenti. Ciò nonostante non ha opposto resistenza e ha accettato d’incamminarsi verso l’uscita. Ma, una volta in cortile, ha iniziato a insultare i carabinieri, minacciandoli – lui che ha detto d’essere stato un cecchino della Folgore – di morte, prima di andarsene a piedi. Si sarebbe “guadagnato” solo una denuncia, se non che – alle 15,30 – è tornato al “Muller”, questa volta minacciando e insultando un’infermiera, che accusava di avergli rubato in precedenza 100 euro, e un operatore sociosanitario. Anche in questa circostanza, pur con fatica e tra insulti e minacce, i militari sono riusciti a farlo allontanare a piedi. Solo per poco, però, perché alle 17 circa c’è stata la terza “visita”, questa volta accompagnata da un’aggressione. Quando la pattuglia del Nucleo radiomobile di Verbania è entrata dal cancello della casa di riposo, ha infatti trovato Zacco a terra accapigliato all’infermiera che due ore prima aveva insultato.

Arrestato per resistenza e oltraggio, oggi è comparso di fronte al giudice Raffaella Zappatini. Il magistrato, che ha convalidato l’arresto, ha anche disposto – come chiesto dal pm Maria Portalupi – la custodia cautelare in carcere per evitare il ripetersi di episodi simili. Il suo avvocato d’ufficio, Eleonora Rotondi, ha chiesto termini a difesa. Il processo per direttissima si terrà il 5 febbraio.

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