VERBANIA – 27.01.2018 – A torso nudo, inneggiando
alla propria squadra e – tra il lancio di petardi – agitando un fumogeno via l’altro. È questo il quadro, ripreso dalle telecamere della polizia, della festa promozione dell’Omegna calcio, che il 12 maggio 2013 allo stadio Liberazione batté il Varallo & Pombia salendo in Eccellenza. Protagonisti dieci tifosi rossoneri, che per quei fatti furono raggiunti da un Daspo (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) e rinviati a giudizio per la violazione delle leggi sulla violenza negli stadi, in particolare per “lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive”. Sette sono già stati giudicati, due hanno chiesto alla messa alla prova. L’ultimo, Julian Piana, ieri è stato giudicato dal tribunale di Verbania e condannato – come i colleghi – a 8 mesi con i benefici della sospensione della pena e della non menzione nel casellario giudiziario.
Il suo avvocato, Giovanni Adami del foro di Udine, non ha negato l’esultanza eccessiva ma ha insistito sulla mancanza di pericolo nel comportamento del suo assistito, che i fumogeni non li ha gettati in campo o verso la gente, ma a fianco della tribuna. Il pm Maria Traina, sottolineando la particolare pericolosità delle intemperanze allo stadio, ha chiesto un anno e quattro mesi. Il giudice Rosa Maria Fornelli ha optato per otto mesi.


