VERBANIA – 19.12.2017 – No alla nuova centralina idroelettrica
sul torrente San Bernardino. È questa la valutazione – tutta politica, perché sul piano tecnico il Comune non è parte in causa – che il Consiglio municipale di Verbania ha ratificato ieri sera con l’approvazione della mozione che invita i tecnici convocati il 19 gennaio in Provincia per la conferenza dei servizi a tenere conto della bocciatura dell’organo consiliare. La mozione è stata presentata dal segretario cittadino del Partito democratico Nicolò Scalfi e, inizialmente destinata a essere discussa in coda al Consiglio, è stata inserita come primo punto all’ordine del giorno con un voto quasi unanime. Di fronte a numerosi cittadini facenti parte del comitato spontaneo nato contro il progetto, sono stati ribaditi i motivi per cui l’operazione non convince: questioni legate all’ambiente e all’ecosistema, l’elevato sfruttamento del torrente per l’idroelettrico, i dettami del Paes – Piano d’azione per l’energia sostenibile, i progetti di inserire il San Bernardino in un parco fluviale e nel Parco nazionale della Val Grande. Al momento del voto i favorevoli sono stati la stragrande maggioranza. Con 23 favorevoli, dei diversi schieramenti, gli unici a non dare il proprio assenso sono stati Massimiliano Zappa, Rossella Contini e Marco Tartari del Partito democratico, e il neoentrato Claudio Ramoni di “Con Silvia per Verbania”. Gli ultimi tre si sono astenuti, mentre Zappa è stato l’unico contrario. Il fatto che a smarcarsi dalla proposta dei democratici siano stati solo membri della maggioranza è un segnale politico rilevante, a maggior ragione se si considera che Tartari è il capogruppo e che l’intero gruppo s’è espresso contro le sue indicazioni, così come aveva fatto al momento di votare l’inversione dei punti all’ordine del giorno.