VERBANIA – 14.12.2017 – Ha risarcito 700 euro
ma non ha potuto evitare la condanna. Per il furto di una borsetta da un’auto in sosta e l’uso improprio della carta di credito trafugata, il tribunale di Verbania ha condannato a un anno, due mesi e 400 euro di multa Selene Bosco, una donna residente in provincia di Vercelli. Nel marzo 2015 spaccò il finestrino dell’automobile di una donna residente a Lesa che s’era fermata per accompagnare il figlio all’asilo. Nel rientrare verso il veicolo quest’ultima aveva visto i cristalli in frantumi accorgendosi che la borsetta appoggiata sul sedile era sparita. Quello stesso giorno la carta di credito che si trovava nella borsa fu utilizzata per un prelievo di 500 euro al bancomat di una banca di Dormelletto, effettuato con un complice – entrambi ripresi dalle telecamere di sorveglianza – probabilmente individuando il pin della carta tra i numeri della rubrica del telefonino. Processata per ricettazione (non c’era prova che fosse l’autrice del furto) e uso indebito di carta di credito, assistita dall’avvocato William Voarino, ha confessato il furto – la cui pena è inferiore a quella della ricettazione – ottenendo la derubricazione del reato e una condanna, nonostante un risarcimento alla parte offesa di 700 euro.


