VERBANIA – 28.11.2017 – Nessuna perizia audio e sentenza.
Il giudice, che pure l’aveva preannunciato, non ha ritenuto necessario far ascoltare a un esperto la telefonata registrata dal call center per appurare chi effettivamente concluse il contratto per la fornitura di gas i cui estremi anagrafici comunicati erano quelli del precedente proprietario. Sostituzione di persona è il reato per il quale il got del tribunale di Verbania Marta Perazzo ha condannato a 2 mesi – con il beneficio della sospensione della pena e della non menzione – Ugo Terazzi e Teresa Maspoli, due coniugi di Verbania che nel 2016 s’erano trasferiti in un appartamento del quartiere Sant’Anna. L’operazione, come da prassi, aveva richiesto il cambio di intestazione delle utenze. Quella del gas venne effettuata telefonicamente, ma senza i dati dei nuovi inquilini. Il vecchio proprietario ricevette a domicilio le prime bollette, che non pagò denunciando il fatto. Già raggiunti da un decreto penale di condanna, i coniugi si sono opposti. Il loro avvocato, Alessandro Corletto, aveva chiesto l’assoluzione per la mancanza della prova che fossero stati effettivamente loro a concludere il contratto telefonico, ma il giudice è stato di diverso avviso. Al precedente inquilino, costituito parte civile con l’avvocato Paola Zanoia, è stato riconosciuto un danno morale da quantificare in sede civile. Le spese di costituzione di parte civile sono state addebitate agli imputati.


