VERBANIA – 27.11.2017 – Altro che rissa:
fu un pestaggio a senso unico per futili motivi. Nel processo in corso al tribunale di Verbania per i “colpi proibiti” volati poco prima della mezzanotte del 7 febbraio 2016 al bar Heaven Dreams di Masera c’è stato un piccolo colpo di scena. Nella seconda udienza, ascoltati tre dei cinque imputati e dopo aver già acquisito in precedenza il racconto di un testimone, il pubblico ministero Guido Dell’Agnola ha chiesto la modifica del capo di imputazione, che da rissa è passato a lesioni dolose aggravate in concorso. Gli imputati sono Lucian Antoci e Constantin Ciprian Boboc, due dei tre romeni – un terzo è rimasto ignoto – che quella notte aggredirono e picchiarono violentemente tre ossolani seduti al bancone del bar. Le vittime (ma al momento ancora imputati), difese dagli avvocati Maria Grazia Medali e Alessandra Pretta, hanno spiegato al giudice Marta Perazzo come si svolsero i fatti. I primi a essere colpiti furono due cugini originari della Valle Anzasca, che s’erano recati nel locale insieme a un altro cugino ed erano intenti a bere seduti al bancone. E che, all’improvviso – hanno detto – furono raggiunti alle spalle e di sorpresa dai cazzotti sferrati da tre uomini di una compagnia di quattro che in precedenza – forse perché alticci – stavano discutendo animatamente tra di loro.
A fianco dei cugini sedeva un altro giovane domese, che cercò di scansarsi e, nel riavvicinarsi allo sgabello per raccogliere la giacca, venne raggiunto da tre pugni: uno alla guancia, uno dritto sul naso, e uno sul collo. Tramortito, cadde a terra e fu preso a calci sin quando l’amico che s’era assentato per andare al bagno, rientrato, lo vide in difficoltà e lo trascinò fuori di peso. Dal parcheggio i due videro che la compagnia di romeni – successivamente identificati dai carabinieri in fase di indagini ma, all’arrivo dei militari, già spariti – s’allontanava su una Bmw con targa inglese. “Mai visti né conosciuti, non gli abbiamo nemmeno parlato”, hanno detto i tre ossolani, che all’esito della modifica del capo d’imputazione sono diventati parti offese. Da quella rissa sono usciti malconci: uno ha perso due denti, un altro s’è visto fracassare il naso e lussare una spalla; tutti hanno riportati lividi e ecchimosi per i quali furono visitati al Dea dell’ospedale “San Biagio”. L’udienza è stata aggiornata al 22 gennaio 20178.


