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ROMA – 18.11.2017 – Un fondo per risarcire

gli azionisti delle banche venete. È questa la richiesta contenuta in una serie di emendamenti alla legge Finanziaria in corso di discussione in parlamento avanzati da alcuni parlamentari veneti. L’iniziativa, bipartisan, punta a costituire un fondo dal quale attingere risorse con cui alleviare le posizioni di decine di migliaia di soci che hanno visto andare in fumo miliardi di euro di risparmi con la messa in liquidazione di Veneto Banca e di Banca popolare di Vicenza. Al governo non viene chiesto nessuno stanziamento immediato ma la creazione di un meccanismo per cui una quota di quanto verrà riscosso con la cessione dei crediti deteriorati delle due banche sia vincolata a questo scopo.  

In settimana intanto è partito – in realtà con un rinvio – anche il procedimento civile che chiama in causa per malagestio gli ex amministratori di Veneto Banca. Sono 19 – tra cui l’ex presidente Flavio Trinca e il suo vice Franco Antiga, e l’ex potente dg Vincenzo Consoli – coloro che sono stati citati e ai quali viene chiesto un maxirisarcimento di 2,3 miliardi. Mercoledì il tribunale delle Imprese di Venezia ha preso atto della chiamata in causa di alcune compagnie di assicurazione rinviando la prima udienza al 2 maggio 2018. 

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