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VERBANIA – 06.11.2017 – “Ci sono aspetti di questa vicenda

che avevamo chiesto fossero approfonditi in fase di indagine e che, a questo punto, chiariremo in aula con le testimonianze di politici e funzionari”. Maria Grazia Medali, avvocato di Laura Sau, l’assessore verbanese rinviata a giudizio per l’abuso d’ufficio che sarebbe consistito nell’aver negato il patrocinio a un evento degli “Amici degli animali”, è convinta che la sua assistita non abbia commesso alcun reato, tanto che non ha chiesto riti alternativi e è pronta a dimostrare la sua innocenza. Il potere di concedere il patrocinio – sostiene – non era in capo all’assessore ma, come recita una delibera del 2011 della giunta Zacchera, facoltà del sindaco. E, comunque, si tratta di una pratica amministrativa che devono gestire funzionari e dirigenti, ciascuno per la sua parte e che non si può certo chiudere con una e-mail dell’assessore. Quell’e-mail “incriminata”, spedita dalla casella di posta elettronica istituzionale di Sau, per la difesa è uno sfogo dovuto al pesante clima instauratosi in città tra Comune e associazione per la gestione del canile (numerose querele reciproche, una gara annullata dal Consiglio di Stato su ricorso degli “Amici degli animali”, l’altra al contrario convalidata). Queste considerazioni erano già state oggetto della memoria difensiva presentata in primavera al ricevimento dell’avviso di chiusura indagini, ribadite nell’interrogatorio chiesto e sostenuto di fronte al pm, con il rinnovo della richiesta di sentire come testimoni il sindaco Silvia Marchionini, alcuni funzionari comunali e anche il sindaco di Cambiasca, dove l’evento poi s’è tenuto, a dimostrazione del fatto che il patrocinio non fosse stato negato ma decaduto per una diversa decisione dell’associazione.

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