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GHIFFA – 25.03.2017 – Il responso dei tecnici

è stato inappellabile: alcuni tigli storici del Sacro monte di Ghiffa vanno abbattuti. La decisione è stata presa dai vertici  dell’ente di gestione e dell’Amministrazione comunale che non hanno che potuto prendere atto della relazione degli agronomi secondo cui le piante rappresentano un pericolo concreto per fedeli e turisti. Tecnicamente si tratta di esemplari “gravemente instabili a causa di carie estese o altri gravi difetti occulti a carico dell'apparato radicale”, che sono stati analizzati approfonditamente, cercando anche soluzioni – manutenzione o potatura – per salvarle, che si sono rivelate impraticabili. S’è ragionato a lungo sulla sorte del tiglio di circa 60 anni che si trova a fianco della chiesa. Per salvarlo si sarebbe dovuta transennare una vasta area e realizzare una “stampella” di sostegno per ogni ramo: una soluzione non solo antiestetica, ma anche molto costosa.

Le piante ammalorate verranno rimosse a cura del personale dell’ente e in autunno, nella stagione migliore per le piante e dopo che sarà stato realizzato un progetto ad hoc concordato con la Soprintendenza, verranno sostituite da esemplari più giovani. Nel frattempo al Sacro monte verranno esposti cartelli indicanti i motivi alla base della decisione e si andrà avanti nel monitoraggio di ulteriori 8 alberi a rischio. 

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