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san pietro trobaso

VERBANIA – 25.03.2017 – Da Trobaso a Druogno

passando per Lesa, dalle opere d’arte religiose alle sculture sino all’archeologia industriale. È questo il percorso della 25esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, tradizionale appuntamento con cui il Fondo per l’ambiente italiano apre al pubblico luoghi d’Italia poco conosciuti e da valorizzare sfruttando gli studenti come “ciceroni”. Tra oggi e domani in tutta Italia saranno mille. Due nel Vco: la chiesa di San Pietro a Trobaso e il centro studi Sangregorio.

San Pietro l’anno scorso ha incassato 7.737 voti popolari e è arrivata al 41° posto nel censimento nazionale dei “luoghi del cuore” del Fai. La chiesa, secentesca, presenta affreschi di rilievo e un altero ligneo dorato di grande valore artistico. A illustrarla saranno gli studenti delle elementari Bachelet e delle medie Ranzoni. Iniziative speciali sono le conferenze delle restauratrici Gabriela Monzani e Katia Negri.

Il Centro studi Sangregorio di Druogno ospita all’aperto le opere dello scultore milanese Giancarlo Sangregorio. A raccontarle sono stati chiamati gli alunni delle elementari di Druogno.

Nel Verbano il Fai celebra anche lo storico stabilimento Herno di Lesa e la chiesa di San B artolomeo, sulla strada verso il Vergante. Alla Herno l’archeologia industriale di mescola alla moderna tecnologia di un’azienda, quella familiare fondata nel secondo dopoguerra da Giuseppe Marenzi e oggi amministrata dal figlio Claudio, che ha riportato in alto nel mondo il tessile d’alta qualità made in Italy. San Bartolomeo è una delle chiese più antiche della zona, edificata nel XII secolo. 

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