BELLINZONA – 01.09.2016 – Le cronache nazionali
trattano in questi giorni la storia di Eleonora Bottaro, diciottenne padovana morta a causa di una leucemia che la famiglia s’era rifiutata di curare con la chemioterapia e i rimedi della medicina moderna.
Il caso occupa tutti i quotidiani nazionali e ha anche un risvolto nel Canton Ticino. La giovane, infatti, per due volte negli scorsi mesi è stata in cura in un reparto specializzato dell’ospedale San Giovanni di Bellinzona. I suoi problemi di salute iniziano a fine 2015 quando le viene diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta. Viene visitata a Padova e i medici le prescrivono un ciclo di chemioterapia. Ma la giovane, che è minorenne, segue al pari dei genitori una diversa filosofia di vita e, seguendo i dettami di un guru della medicina alternativa come il dottore tedesco Ryke Geerd Hamer, rifiuta la chemioterapia. Secondo i medici padovani, che segnalano il caso alla magistratura chiedendo un intervento sostitutivo alla volontà dei genitori, avrebbe avuto l’80% di possibilità di salvarsi. Decidendo di non farsi curare in Italia, la famiglia Bottaro nel frattempo va a Bellinzona, in Canton Ticino, per una serie di terapie a marzo. E vi fa ritorno a luglio. Al rientro a casa, in agosto, il quadro clinico è gravissimo e il 14 la giovane muore, con le conseguenze polemico-mediatiche che si possono leggere su tutti i media nazionali.