VERBANIA – 07.04.2015 – "Il più bel ricordo di Paolo è il volto dei tanti ex studenti che oggi, in tutto il mondo, vivono e lavorano a servizio della scienza e la matematica". È di Silvia Magistrini, collega al liceo “Bonaventura Cavalieri”, il commiato che il mondo della scuola ha riservato oggi al professor Paolo Siviglia.
Nella basilica di San Vittore, alle esequie concelebrate da don Fabrizio Corno e don Giuseppe Masseroni, c’erano insegnanti, presidi, ex alunni, gli amici del Libro parlato e dell’associazione calabresi, tutti accomunati dall’affetto per una persona di valore e di carattere, che ha dedicato una vita all’insegnamento e che non ha mai smesso di dispensare consigli anche quando s’è ritirata in pensione. Paolo Siviglia era un Professore con la "p" maiuscola, ma anche una persona appassionata, umana, che lascia un ricordo - come diceva la collega - e un’eredità indelebili rappresentate dalle centinaia di suoi studenti che, dall’Europa all’Australia, dall’America all’Asia, hanno raggiunto alti traguardi professionali partendo dalle sue lezioni di algebra e fisica.
Paolo Siviglia era nato in Calabria e s’era costruito una carriera accademica da solo, sulle sue indiscusse capacità e sulla sua determinazione. Diplomato al liceo di Reggio Calabria, laureato a Messina, aveva trascorso la sua carriera di docente a Verbania, tra l’istituto “Cobianchi”, il “Collegio Santa Maria” e il liceo scientifico “Galois”, diventando ovunque una colonna del corpo docenti.
Al di fuori della scuola era stato il fondatore della sezione locale dell’associazione Mathesis, un attivo sostenitore del Libro parlato, un apprezzato autore di testi didattici.