VERBANIA – 2-6-2025 -- La pioggia ha costretto la celebrazione provinciale della 79ª Festa della Repubblica al coperto, ma il trasferimento non ne ha sminuito la solennità. Il Teatro Il Maggiore ha accolto la cerimonia ufficiale, svoltasi come tradizionale rito laico, alla presenza di numerosi sindaci, autorità civili e militari, e una folta rappresentanza di cittadini.
La parata statica dei gonfaloni istituzionali, accompagnata dalle note dell’Inno di Mameli; quindi l'ingresso del viceprefetto vicario Gerardo Corvatta, che ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aprendo la parte ufficiale della cerimonia.
È quindi toccato al sindaco di Verbania Giandomenico Albertella e al Vicepresidente della Provincia Ginamaria Minazzi portare il loro saluto istituzionale.
Albertella ha ripercorso il significato storico del 2 giugno 1946, giorno in cui l’Italia scelse la Repubblica e voltò pagina dopo la dittatura e la guerra. Un passaggio che ha voluto legare al ruolo decisivo delle donne in quella storica consultazione. Fu la prima volta in cui le donne italiane votarono. "La loro partecipazione fu determinante per l’affermazione della Repubblica – ha sottolineato Albertella –. [...] Ancora oggi, però, molto resta da fare sul piano dell’uguaglianza, specie nel mondo del lavoro, dove persistono disparità salariali”.
Il primo cittadino citando Giosuè Carducci ha voluto rimarcare il senso del Tricolore: “La fascia tricolore che indosso con orgoglio ci ricorda chi eravamo e su quali basi poggiamo”. E ha chiuso con un invito alla cittadinanza attiva, ricordando che nel 1946 l’affluenza al voto fu dell’89%.
Un dato che ci interroga sul senso civico e sul dovere della partecipazione.
Ed anche il vicepresidente della Provincia, Ginamaria Minazzi, ha centrato il suo intervento sul valore del coinvolgimento civico: “La storia siamo noi, nessuno si senta offeso”, ha detto citando Francesco De Gregori. Laddove ogni scelta, ogni gesto di responsabilità, contribuisce a costruire il presente e il futuro.
Dodici onorificenze al Merito della Repubblica
Il momento più atteso della cerimonia è stato quello della consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, conferite a cittadini che si sono distinti per meriti professionali, civili, sociali e militari.
Sono dodici gli insigniti di quest’anno:
- Raffaele Santini, imprenditore del settore turistico
- Valerio Beltrami, chef e maître, presidente nazionale dell’AMIRA dal 2016
(entrambi nominati Ufficiali)
I nuovi Cavalieri sono:
- Antonio Maurizio De Paoli, giornalista, direttore di Azzurra VCO, presidente della Fondazione Comunitaria del VCO
- Marinella Franzetti, ex vicesindaco, storica volontaria del Gruppo Abele
- Massimo Verri, dipendente TIM, attivo nella protezione civile
- Giorgio Scarpati, Maresciallo Ordinario della Guardia di Finanza di Verbania
- Luca Maiello, Guardia di Finanza, Compagnia di Domodossola
- Giorgio Galvani, Luogotenente C.S., Guardia di Finanza dal 1985
- Stefano Burastero, Maresciallo Maggiore, comandante della stazione dei Carabinieri di Premeno
- Domenico Sinacori, Appuntato Scelto Q.S., operativo a Verbania
- Sergio Di Santo, Maresciallo in congedo, volontario ANC Domodossola
- Daniele Merola, Maggiore in riserva dell’Esercito, già segretario generale in diversi comuni del VCO
Tutti hanno ricevuto l’onorificenza direttamente dal rappresentante del Governo sul territorio, in un clima di sincera gratitudine e applauso collettivo.
I diciottenni e la Costituzione: simbolo di speranza
Come ormai da tradizione, la cerimonia si è conclusa con un gesto simbolico quanto carico di significato: la consegna della Costituzione ai neodiciottenni di Verbania, classe 2007. Registrati all’anagrafe in 241, molti di loro hanno risposto all’invito, ricevendo il testo fondamentale della Repubblica italiana come segno di benvenuto alla piena cittadinanza.


