TORINO - 01-06-2025 - - Resta agli arresti domiciliari lontano da Macuagnaga il sindaco Alessandro Bonacci. Dal 5 maggio il primo cittadino del borgo ai piedi del Monte Rosa è destinatario di una misura cautelare disposta dal gip del tribunale di Verbania per il procedimento penale che lo vede indagato per i reati di concorso in frode processuale, depistaggio e falso materiale in atto pubblico. Avrebbe, aiutato da un dipendente comunale, prodotto una falsa ordinanza sindacale che, retrodatata, ha utilizzato nel procedimento penale per i lavori alla pista che, in alta quota, porta al rifugio Zamboni-Zappa. Il deposito di quell’atto da parte del suo avvocato dopo la chiusura indagini del procedimento penale aperto nel 2023 per reati ambientali, ha insospettito la Procura, che mai aveva avuto conoscenza di quel documento. Indagando i finanzieri hanno scoperto che era falso e, per questo motivo, dopo l’interrogatorio preventivo, il gip ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione di Villadossola, lontana dal comune anzaschino.
In settimana il suo nuovo difensore, l’avvocato Paolo Patacconi, ha presentato istanza al Tribunale del Riesame di Torino per la modifica della misura. I giudici non l’hanno accolta e, pertanto, Bonacci resta ristretto a Villadossola, impossibilitato a svolgere il suo incarico di sindaco. Ciononostante l’Amministrazione, salvo dimissioni sue o, contemporanee, della maggioranza del Consiglio comunale, può proseguire.


