VERBANIA - 30-5-205 -- Un uomo di circa 40 anni, residente in provincia, è stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza su decisione del Tribunale di Torino, accogliendo integralmente la proposta avanzata dal Questore di Verbania. Si tratta di una misura restrittiva prevista dal "Codice Rosso" per soggetti ritenuti socialmente pericolosi, anche al di fuori della criminalità organizzata.
La decisione arriva a seguito di una serie di episodi persecutori e violenti nei confronti di una giovane donna, che avevano già portato all’emissione di un ammonimento formale da parte del Questore. Nonostante il provvedimento, l’uomo aveva continuato con i comportamenti molesti, culminati in una denuncia per atti persecutori, per cui è stato anche condannato.
Le indagini condotte dalla Divisione Anticrimine della Questura di Verbania, con il contributo dell'Arma dei Carabinieri e di altre forze dell’ordine, hanno tracciato un quadro allarmante: aggressioni fisiche, pedinamenti, inseguimenti e danneggiamenti ai danni della stessa vittima.
Il Tribunale ha così stabilito che per dodici mesi l’uomo dovrà rimanere in casa dalle 22 alle 7; non potrà accedere a esercizi pubblici tra le 18 e le 21; non potrà comunicare o avvicinarsi in alcun modo alla vittima o ai luoghi da lei frequentati.
Sarà inoltre dotato di un braccialetto elettronico, che ne monitorerà gli spostamenti e garantirà un intervento immediato delle forze dell’ordine se dovesse superare il limite di 500 metri di distanza dalla donna.
La misura rientra nell’ambito delle 16 sorveglianze speciali già adottate dal Tribunale nell’ultimo anno per questa nuova categoria di soggetti pericolosi introdotta dalla riforma del "Codice Rosso", che punta a prevenire reati più gravi e garantire una maggiore protezione alle vittime di violenza.


