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VERBANIA – 31.03.2015 – Dopo la tempesta, uno spiraglio. In chiusura dell’assemblea dei sindaci del Coub che ieri a Palazzo Flaim ha votato la riduzione del budget e la cancellazione del premio di produzione ai lavoratori, i sindaci – criticati dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali – hanno porto un ramoscello d’ulivo approvando un ordine del giorno che chiede entro una settimana un confronto con azienda e dipendenti sul salario accessorio.

La notizia è accolta positivamente dai sindacati, che la interpretano come l’apertura di una trattativa vera e propria: “Se è vero che il premio di produzione vale l’1% del bilancio – commenta Luca Caretti, segretario della Cisl del Piemonte orientale – credo che ci sia lo spazio per recuperarlo nel bilancio. Basta tagliare altrove”.

A guidare la pattuglia dei sindaci dissenzienti, coloro cioè – Ornavasso, Mergozzo, Loreglia, Premosello, Valstrona e Nonio – che avevano chiesto di votare il budget stralciando il premio di produzione (richiesta respinta dalla maggioranza) c’è il primo cittadino ornavassese Filippo Cigala Fulgosi. “Sul merito del budget nulla da dire: i costi sono stati tagliati e siamo d’accordo – dichiara –. Non ci piace il metodo, un confronto frettoloso senza trattative. Speriamo che si possa rimediare”.

Rivedere le spese. Questo deve essere il modello perché l’unica certezza è che non ci saranno ritocchi al rialzo. Il budget è quello approvato dall’assemblea dei sindaci, quello su cui i comuni già da oggi stanno costruendo i propri bilanci calcolando i costi Tari e avviando la bollettazione.

Secondo l’azienda, per la quale ieri ha parlato il direttore Alberto Colombo, le economie sono già state notevoli e il fondo del barile è stato abbondantemente raschiato.

Per il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, critica verso il direttore e soprattutto verso l’amministratore unico di ConSerVco Biagio Bonfiglio (ieri assente e fuori Verbania), si possono ancora aggredire i costi, a iniziare dai 250mila euro della voce consulenze.

Nel pacchetto da 250mila euro, che ConSerVco ritiene incomprimibile, la voce più grossa è l’incarico del direttore, che è un libero professionista e i cui oneri – circa 110mila euro – non vengono calcolati tra i costi del personale. Le altre consulenze sono servizi vari, tra cui l’elaborazione dei cedolini delle paghe, incarichi di sicurezza, prevenzione, controllo ecc… ecc…

Si riuscirà a ritagliare tra queste voci i 220mila euro per il premio di produzione? La risposta entro una settimana. 

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