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VERBANIA - 22-03-2023 -- A processo per una manca spunta. Assunto come bidello a tempo determinato in un istituto scolastico del basso Verbano nel 2021, consegnò in segreteria tutta la modulistica richiesta, compresa la dichiarazione dei carichi pendenti. Su un modello prestampato in cui, oltre a compilare alcuni campi, era richiesto “crocettare” (o meno) voci specifiche, autocertificò i dati richiesti, non spuntando la voce “ha riportato condanne”. In realtà, anni addietro, aveva patteggiato una pena inferiore ai due anni per la quale aveva avuto anche i benefici di legge.

La discrepanza tra quanto autocertificato e il casellario giudiziale, prontamente verificata dalla segreteria, portò alla denuncia del dipendente alla Procura di Novara e alla segnalazione al Miur per quanto di competenza. Novara si dichiarò incompetente perché la sede dell’istituto è in un comune sotto la giurisdizione di Verbania, la cui Procura ha disposto il rinvio a giudizio per falso in atto pubblico commesso da privato.

Un falso inesistente, come ha riconosciuto lo stesso pm Maria Portalupi che, in un procedimento con rito abbreviato, ha chiesto l’assoluzione perché una revisione di legge del 2019 ha proprio escluso questa fattispecie. La difesa ha comunque sostenuto che fosse stata una svista, perché negli anni e nei contratti precedenti quella voce l’aveva barrata.

 


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