VERBANIA - 14-03-2023 -- Rapina e violazione di domicilio. Sono questi i reati per i quali ieri mattina è stato arrestato a Baveno un 58enne di Omegna. Gravato di precedenti penali e già sottoposto agli arresti domiciliari (doveva essere a casa), è stato sorpreso a derubare un’officina dopo che s’era introdotto in un’abitazione privata, probabilmente con il medesimo intento.

Attorno alle 11,30 al numero d’emergenza è giunta la segnalazione di un furto in corso. La polizia ha indirizzato una pattuglia sul posto, trovando il 58enne, che ha cercato di fuggire dopo essere stato scoperto. Aveva appena sottratto dalla cassa 390 euro in contanti quando s’è trovato di fronte la cognata del titolare, che ha cercato di fermarlo mentre lui, montato in bicicletta, voleva andarsene. La donna ha afferrato la sella; lui l’ha strattonata, riuscendo in qualche modo a eluderne l’intervento. La signora non ha però rinunciato e l’ha raggiunto, afferrandolo per lo zaino e poi bloccandolo nel momento in cui il cognato, titolare dell’attività, attirato dal trambusto li aveva raggiunti col motocarro.

Per l’uso della violenza, quello che sino a quel momento era stato un furto, è diventato una rapina, reato più grave e più severamente punito dalla legge. Non è l’unico episodio che gli viene contestato. Poco prima era stato scoperto all’interno d’una abitazione -sempre a Baveno- dalla quale era però riuscito ad allontanarsi. I successivi riscontri hanno permesso alla polizia di accertare che il soggetto resosi responsabile di violazione di domicilio era lui.

Condotto stamane davanti al giudice Beatrice Alesci, il cusiano ha ammesso il furto ma non la violenza, smentendo le tesi dei titolari dell’officina e dei poliziotti. Il giudice ne ha convalidato l’arresto ma non ha accolto la richiesta del pm Anna Maria Rossi di mandarlo in carcere, preferendo disporre nuovamente i domiciliari.