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VERBANIA - 06-03-2023 -- Quando il macchinario entrò in azione e lo spunzone calò sul pezzo di metallo per dargli la forma voluta, l’operaio non aveva ancora estratto la mano. Si ferì al dito e subì un infortunio sul lavoro per il quale, seppur non ha riportato gravi danni fisici, stette a casa trenta giorni. Per quell’incidente accaduto nel luglio del 2019 in una fabbrica del basso Verbano è a giudizio, al tribunale di Verbania, il legale rappresentante dell’azienda. Deve rispondere della violazione delle norme di sicurezza perché, secondo Spresal e Procura, il macchinario sul quale stava lavorando l’addetto -un 55enne, da decenni impiegato in quello stabilimento- fu modificato rispetto alla versione originale uscita dalla fabbrica.

In quell’azienda si lavorano pezzi di metallo per l’automotive. L’oggetto della produzione era un assorbitore d’urto da installare sul piantone dello sterzo di una vettura. Già all’indomani dell’incidente il management e gli addetti alla sicurezza si riunirono per valutare le cause dell’infortunio e modificarono il macchinario, che da quel momento in poi non ha più potuto essere azionato se non impiegando due joystick, in modo da non avere arti liberi e, quindi, a rischio.

 


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