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allegorie

VERBANIA – 03-03-2023 -- La scoperta, eccezionale, avvenne quasi per caso. Cristina Moro, una ricercatrice milanese d’origine verbanese, preparando il proprio dottorato a Villa san Remigio, si imbatté in due grandi tele, alte più di due metri e larghe oltre uno che, pur essendo classificate “opere di bottega” (nell’inventario stimate circa 7.000 euro), le parevano d’una mano pregiata. Contattò il suo docente, Giovanni Agosti, ce a sua volta si rivolse a un’esperta, la professoressa Vittoria Romani dell’Università di Padova. Fu lei ad accorgersi che l’autore di quelle tele altri non era che Paolo Veronese, grande artista rinascimentale, vissuto nel XVI secolo.

L’Allegoria della Scultura e l’Allegoria con la sfera armillare (verosimilmente dell’Astronomia) non hanno un’origine certa ma gli studiosi le riconducono ai primi anni di attività del Veronese, attorno al 1553. Farebbero parte di un ciclo di quattro, commissionato probabilmente per un palazzo veneziano e destinate al vestibolo della libreria Marciana.

Le due gemelle, Allegorie sulla Navigazione, comparvero sul mercato d’arte negli anni ‘70 e vennero acquistate, data la loro rilevanza, dal Los Angeles County Museum of Art. Quelle verbanesi giacevano, dimenticate, tra il mobilio di Villa San Remigio, dove le hanno portate Silvio Valle di Casanova e Sophie Browne, i quali cedettero la dimora -con mobili e opere d’arte- alla Regione nello stesso periodo.

Dopo la scoperta, Torino ha affidato le tele alla sapiente opera dei restauratori della Reggia di Venaria. Nel 2014 sono state esposte a Vicenza e, poi, sono volate negli Stati Uniti per far compagnia, in California alle altre due.

Dopo il ritorno a Venaria la decisione: il loro futuro sarà a Villa San Remigio, dove s’è insediata l’Università del Piemonte orientale.

 


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