VERBANIA - 28-02-2023 -- Per l’accusa s’è inventato tutto, ha mentito dicendo d’essere stato derubato. Simulazione di reato è la contestazione che la Procura di Verbania muove a un artigiano residente nel Verbano, protagonista di una complicata vicenda di rapporti di vicinato e con le forze dell’ordine. Da tempo l’uomo è in lite con i vicini di casa, con i quali sono aperti anche contenziosi civili. Nel marzo dell’anno scorso queste tensioni scoppiarono allorquando lui riversò nel giardino d’una di loro alcuni rifiuti. La donna chiamò i carabinieri, che arrivarono sul posto per dirimere la questione. Il clima era teso e l’artigiano fu quello che più non volle rasserenarsi, tanto che nell’opporsi all’Arma rimediò una denuncia per resistenza, oggetto di un altro fascicolo.
La pattuglia lo accompagnò in caserma, nella stazione competente, dalla quale uscì solo più tardi, dopo diverse ore. Arrivato a casa, scoprì -così ebbe poi a denunciare- che in sua assenza qualcuno l’aveva derubato, portando via dalla casa della moglie e dal suo furgone, una serie di attrezzi da lavoro per l’edilizia. Denunciò quell’episodio la mattina successiva, evidenziando anche che questa sottrazione era avvenuta nel momento in cui le forze dell’ordine l’avevano “sequestrato”, non consentendogli di chiudere casa e mezzo da lavoro.
Le successive indagini, condotte anche attraverso la visione delle immagini recuperate dall’impianto di videosorveglianza, smentirono però questa ricostruzione, facendo scattare nei suoi confronti la denuncia per simulazione di reato.


