
STRESA - 23-02-2023 -- Crescono i donatori, ma mancano i medici e i prelievi non decollano. È paradossale la situazione che il presidente dell’Avis di Stresa, Gianni Pessina, ha raccontato lunedì sera all’annuale assemblea della sezione. Dopo due anni di pandemia e di restrizioni sanitarie che hanno necessariamente ridotto l’attività, il 2022 ha segnato il ritorno alla normalità. Anzi, s’è contato un incremento del 4% di donatori. A una maggior generosità non è però stato possibile dare piena soddisfazione perché le donazioni effettuate -1.034- sono rimaste invariate. Il motivo? La carenza di medici e personale dell’Asl al centro prelievi. Non è un fatto nuovo e, nonostante i bandi e le ricerche di personale, non s’è riusciti a colmare questo buco. Non è stato nemmeno possibile accogliere la proposta dell’Avis di garantire, a proprie spese, l’impiego di due medici e un’infermiera.
Per quanto riguarda l’attività non prettamente sanitaria dell’associazione, il 2022 s’è chiuso con donazioni per 30.000 euro, così suddivise: ristrutturazione della sede e del poliambulatorio; posa di 15 targhe nei cimiteri cittadini in ricordo di altrettanti donatori defunti; acquisto di tre defibrillatori per il centro trasfusionale, l’Isola Bella e le elementari di Feriolo; acquisto d’un videoproiettore per il salone “Rosmini” dell’oratorio, acquisto di un sollevatore per carrozzine alla casa di riposo “Tadini”, donazione di 250 pettorine col logo Avis alle società di calcio del territorio di competenza.


