VERBANIA - 21-02-2023 -- Il taglio d’una parte del bosco del vicino di casa è, alla luce della riforma della giustizia, ancora un reato procedibile d’ufficio? È questa la domanda, sollevata con una questione di costituzionalità, che l’avvocato Thomas Altana ha posto al giudice del tribunale di Verbania Ines Carabetta.
Con gennaio sono entrate in vigore le norme della riforma operata dall’ex ministro Marta Cartabia che, per ridurre del 25% i tempi della giustizia, ha reso numerosi reati procedibili solo su querela. Tra questi -salvo poche e specifiche aggravanti- le lesioni dolose, quelle colpose, la minaccia, la violenza privata, la violazione di domicilio e il furto. Ma non il danneggiamento, se l’aggravante è aver agito con violenza e minaccia. È un’interpretazione che per alcuni avvocati e giuristi stride con la ratio degli altri provvedimenti. Processare una persona solo se chi ha subito il reato presenta denuncia perché dovrebbe valere per il furto di un oggetto ma non per il suo danneggiamento, che è un comportamento meno grave? Su questi presupposti, presentata la questione di costituzionalità, la palla passa alla Consulta, che su questo tema è già stata chiamata in causa.
Nel caso di specie un 50enne ossolano è accusato di aver tagliato le piante nel bosco del vicino di una seconda casa in Val Antigorio, nel 2020. Se la questione di costituzionalità del suo avvocato fosse accolta, il procedimento cesserebbe immediatamente. Diversamente se ne discuterà in aula.


