VERBANIA - 17-02-2023 -- Una copia in cartone, sovradimensionata e con stampata la foto sorridente dell’assessore alla Viabilità e del primo cittadino. È il velobox il “feticcio” del Carnevale 2023 di Verbania. L’ha scelto Claudio Loraschi, il Console Pacian protagonista ieri sera della Giubiascia, l’evento del Giovedì grasso che ha aperto i riti carnascialeschi. Di fronte al sindaco Silvia Marchionini, che gli ha dato le chiavi della città, ha messo ironicamente alla berlina Patrich Rabaini, assessore alla Polizia locale e “papà” dei tanto discussi velobox, che negli ultimi mesi hanno invaso le strade della città. Lo “007 di casa nostra”, come l’ha chiamato, dopo aver spiato i cittadini reprobi e le donne in topless coi droni durante il lockdown, è stato preso dalla mania dei velobox. “Che poi sono scatoloni rossi con dentro il vigile che scatta foto alle auto sperando che non vengano mosse: tienilo nel corridoio di casa e controlla la velocità quando ti scappa e devi andare al cesso”.
Il tumultuoso rimpasto che ha visto saltare gli assessori Giovanni Battista Margaroli (dimesso) e Nicolò Scalfi (rimosso), ha ricordato al Console come alla “sinduchessa” piaccia la ghigliottina. “L’hai messa un giorno in piazza e hai tagliato la testa al povero Scalfi, senza fargli nemmeno fare la barba”, ha detto aggiungendo che “gli altri leccaculo di assessori han fatto finta di niente e sono andati a Ompio per paura”. Tutti tranne Riccardo Brezza, “gemello diverso” di Scalfi, “nipote di Carlo Marx”, aspirante sindaco che è andato a lamentarsi dai “parrucconi” del Pd, i “vecchi imbalsamati” Reschigna, Zanotti e Grieco e che alla fine, se vorrà candidarsi, “dovrà andare in Bangladesh” per colpa di quei “parrucconi”.
Sui sostituti, Raffaele Allevi è stato costretto dalla sinduchessa a “leggere sull’enciclopedia che cosa doveva fare”, e Roberto Brigatti s’è messo a “giocare a Monopoli col Prg”: “alla prima che farà, andrà fuori dalle balle senza passare dal via”.
Frecciate più leggere per Candy Candy Anna Bozzuto, la vicesindaco Marinella Franzetti, che in dieci anni a fianco della sinduchessa è invecchiata prima del tempo ma che finirà a riposarsi a Montecarlo, e per l’assessore “sostenibile” Giorgio Comoli, al quale andrebbero cambiate le pile.
Il miglior consiglio del Console per il sindaco è stato un invito al dialogo: ogni tanto chiedi anche agli altri che ne pensano senza accopparli. Per l’ultimo anno pieno di mandato, l’ha ammonita a non rovinare piazza Macello e a non fare la passerella sul San Bernardino. Ironico il commento sui medici in Amministrazione, dopo l’assessore Minocci (urologo) e il presidente Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi – alias Serbelloni Mazzanti vien dal mare -, che è senologo, il prossimo sarà… un dentista.
Nel discorso, chiuso dall’immancabile va’ a dàa via ul cù, c'è stato spazio anche per il prevosto di Intra, don Costantino Manea, cui è stato consegnato un battacchio di cartapesta, sostituto di quello abattutosi sul selciato qualche settimana fa. A lui la domanda: quando torneranno a suonare le campane di San Vittore?
La serata al Maggiore s'è aperta con il commosso ricordo di Piergiuseppe Rizzo, detto "Pino",storico segretario del console, scomparso nel 2020, e con la premiazione di Gianna Facchetti, titolare dell'omonima agenzia di viaggi che, dal 1949, porta gli intresi nel mondo e che è protagonista di diverse associazioni. Poi sono sfilati tutti i re dei vari carnevali cittadini, e c'è stato il dissacrante balletto -tutto da ridere- dell’improbabile compagnia di ballo che, con la coreografia di Margherita Gagliardi, ha visto esibirsi leggiadramente, con caschetto biondo d’ordinanza, una serie di… Raffaella Carrà.
A seguire la commedia dialettale della Cumpagnia dul dialett da Intra “ul savur di Patagn”. Domenica torna la grande sfilata per le vie di Intra.


