CASTELVECCANA - 11-02-2023 -- Cominciano a chiarirsi, anche se saranno necessari i responsi forensi e alcuni approfondimenti, i contorni del ritrovamento, in fondo a un canalone alle cascate della Froda di Castelveccana, del corpo di un uomo colpito da un proiettile. Nel tardo pomeriggio di ieri un ignoto ha chiamato il numero d’emergenza segnalando la presenza d’un corpo in fondo al dirupo. I vigili del fuoco sono intervenuti e l’hanno recuperato. Una volta esaminato, stamane, è emerso il foro d’entrata, in zona lombare, d’un colpo d’arma da fuoco. In quella zona boschiva montana non distante dal Lago Maggiore e dal centro abitato, in effetti venerdì pomeriggio c’è stato un conflitto a fuoco. Durante alcuni controlli contro lo spaccio in zone isolate, un sottufficiale dei carabinieri ha confermato d’aver sparato in direzione di alcuni uomini che gli si contrapponevano armati. Sul sentiero sono stati ritrovati due bossoli, ma non è stato stabilito -toccherà agli esperti balistici- se appartengano alla pistola del carabiniere, né vi è prova che il proiettile che ha colpito l’uomo, un giovane sulla trentina, di probabile origine nordafricana, non ancora identificato, sia stato sparato da quell’arma.
Il sostituto procuratore di Varese che si occupa del fascicolo, qualificato come omicidio, ha iscritto nel registro degli indagati il sottufficiale.


