NOVARA - 10-02-2023 -- S’avvia verso le battute conclusive, a Novara, il processo che vede imputate la direttrice artistica del teatro Maggiore di Verbania, Renata Rapetti, e Silvana Sateriale, ex responsabile amministrativa del “Coccia” di Novara. Devono rispondere entrambe di peculato e, la sola Rapetti, anche di falso. Quest’ultimo capo di imputazione si riferisce alla presunta alterazione delle domande, presentate per conto di imprenditori novaresi, dell’art bonus, il beneficio concesso dal ministero per i mecenati di arte e cultura.
La contestazione principale riguarda da vicino la gestione del “Maggiore”, di cui le due si occuparono -Rapetti è tuttora la direttrice artistica- nella stagione inaugurale con una convenzione firmata tra la fondazione teatrale novarese e il comune di Verbania. Quest’ultimo s’era impegnato a pagare i servizi resi dalla prima per far partire gli spettacoli nell’appena costruito teatro in riva al Lago Maggiore. Al di fuori di questo accordo, il “Coccia” pagò per la pubblicità che Showbees, società milanese incaricata d’organizzare gli eventi esterni, commissionò sui media per promuoversi. Nell’ipotesi dell’accusa si tratta di peculato, di distrazione di fondi pubblici. Le difese contestano, non solo questa interpretazione, ma anche il fatto che la Fondazione Coccia sia un ente pubblico e che, quindi, l’eventuale ipotesi delittuosa sia diversa. Nell’udienza di ieri hanno testimoniato le imputate, che hanno rivendicato il lavoro svolto per risollevare il “Coccia” e per lanciare il “Maggiore”. L’ultima udienza è calendarizzata per il 3 marzo.


