VERBANIA - 08-02-2023 -- Fu il vigile, nell’estate del 2020, a dargli la brutta notizia: l’assicurazione è falsa. Lui, un giovane residente nel Verbano, cadde dalle nuvole quando l’agente gli disse che per la sua moto, una Ducati Streetfighter del 1998 parcheggiata in via Guglielmazzi a Pallanza, avrebbe dovuto pagare una multa molto salata. C’è un equivoco – spiegò mostrando sul cellulare la documentazione relativa all’assicurazione che aveva stipulato on-line e per la quale aveva pagato un premio, saldato con ricarica postepay, di 380 euro.
Fu in quel momento che si rese conto d’essere stato raggirato. La moto l’aveva acquistata da poco e, quella, era la terza uscita. Dopo aver chiesto un preventivo in un’agenzia di Verbania, che gli aveva quotato l’assicurazione a 500 euro, aveva cercato on-line, contattando un sedicente assicuratore di UnipolSai. Era entrato nel suo sito, aveva seguito la procedura, ricevuto il preventivo, pagato il dovuto e ottenuto per via elettronica un riscontro. Pensava di essere in regola, ma in realtà era stato frodato.
Sporse denuncia e dalle indagini la Procura è risalita a un 25enne residente in provincia di Napoli, titolare della carta su cui è stata affittata la ricarica. Tratto a giudizio per truffa, s’è difeso sostenendo di non essere stato lui ad attivare la postepay, ma che l’avrebbe fatto qualcuno con la sua carta d’identità, della quale aveva denunciato (ma in epoca successiva all’apertura del conto) lo smarrimento. Nonostante il racconto della parte offesa, gli atti dell’indagine e la richiesta di condanna del pm, il giudice Ines Carabetta l’ha assolto.


