1

funer gioviale

VERBANIA - 07-02-2023 -- Una chiesa gremita e commossa ha dato, ieri pomeriggio, l’ultimo saluto a Maurizio Gioviale, il 53enne ufficiale giudiziario rimasto vittima, domenica scorsa, di una terribile caduta in montagna. A Madonna di Campagna, attorno ai parenti più stretti, s’è raccolta la comunità del tribunale: colleghi dell’Unep, impiegati e cancellieri, magistrati, avvocati e membri delle forze dell’ordine. A loro si sono aggiunti gli amici con cui, nei vent’anni in cui ha vissuto a Verbania, ha stretto legami saldi. Legami profondi, testimoniati dai ricordi -esposti non senza commozione- di chi ha condiviso con lui la quotidianità. “Ci davamo del lei ma eravamo amici e il tu non serviva” - ha detto il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri, che ne ha sottolineato non solo le qualità professionali, declinate con aggettivi come abnegazione, dedizione e passione, ma anche le qualità umane. Toccante anche il ricordo del giudice Vittoria Mingione. Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Ricci, ha espresso la vicinanza della categoria ai colleghi e alla famiglia. Coperto da rose bianche e sormontato dalla maglia della Juventus, squadra di cui era tifoso, il feretro ha poi lasciato la chiesa per il tempio crematorio. Le ceneri di Gioviale saranno portate nella natia Salerno, ma il suo ricordo a Verbania resterà immutato. Nel congedare i presenti la sorella ha espresso, a nome della famiglia, il ringraziamento per la grande vicinanza e per gli attestati di stima e di affetto verso quest’uomo che – è stato ricordato – all’apparenza poteva sembrare burbero, ma in realtà era sensibili e attento agli altri.

 

 


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.