
ROMA - 01-02-2023 -- Con 142 voti favorevoli, un contrario e nessun astenuto, il Senato ha approvato oggi l’accordo internazionale con la Svizzera per la nuova tassazione dei lavoratori frontalieri. È il penultimo passo verso la riforma dei patti del 1974 che introdurrà il sistema della doppia imposizione. Fino a oggi i lavoratori in Svizzera residenti entro i 20 chilometri dal confine non dovevano presentare la dichiarazione dei redditi in Italia. Le imposte sul reddito, trattenute alla fonte dalla Confederazione elvetica, venivano da essa in parte riversate a Roma, che le ridistribuiva ai comuni. Dal 1° gennaio del 2024 e solo per chi non è mai stato frontaliere prima del 31 dicembre 2023, la dichiarazione sarà dovuta.
A questa intesa s’è arrivati dopo lunghe e laboriose trattative, un primo accordo internazionale parafato dai rappresentanti diplomatici che la Svizzera ha ratificato ma l’Italia -dove è costituzionalmente delegato al parlamento- no, e un’ulteriore revisione.
Dopo il sì del Senato, manca solo quello della Camera. Poi ci saranno alcuni mesi di interregno nei quali ci potrebbe essere una corsa al contratto per poter beneficiare del regime di favore, dal momento che l’accorso sarà vigente il 1° gennaio dell’anno prossimo.


