1

park

 

VERBANIA - 16-01-2023 -- “Con i soldi degli incassi pagavamo stipendi, costi fissi e tasse: anche se c’era il lockdown non eravamo fermi”. Punta a dire che è stata una questione contrattuale, da giudice civile, e che il denaro non era pubblico, la difesa dei due imputati a processo, a Verbania, per peculato. L’amministratore e una dipendente della Uniondelta, la società laziale che sino al 2020 ha gestito parcometri e sosta a pagamento per la città di Domodossola, devono rispondere del mancato riversamento di circa 90.000 euro verificatosi nei primi mesi dell’anno della pandemia. È stata un’impiegata, chiamata come teste della difesa, a spiegare che il frutto dello “scassettamento” domese, versato sul conto corrente dell’azienda, è stato utilizzato per altre spese aziendali necessarie, soprattutto in quel periodo di crisi economica dovuta al lockdown. “Non c’erano incassi e se è vero che il canone al Comune era sospeso, le altre spese no” - ha aggiunto la donna, ultima testimone del processo che andrà a sentenza il mese prossimo, con le conclusioni di accusa, parte civile (il comune di Domodossola) e della difesa.

Una buona parte del procedimento è incentrato sulla natura del denaro pagato dagli automobilisti per la sosta e che, pro quota in base agli accordi contrattuali, doveva essere riversato all’ente. Dai conteggi effettuati mancano 90.000 euro. È denaro pubblico? Per il pm Sveva De Liguoro sì, e ciò fa scattare il reato di peculato, che prevede pene severe (non a caso il processo si tiene davanti al collegio). Per la società, che non ha contestato i mancati versamenti, no e, comunque, era una questione da sbrogliare in sede civile.

A farla sconfinare nel penale è stata la denuncia del comandante dei vigili di Domodossola, che era anche responsabile del servizio. A fronte dei mancati pagamenti e di più solleciti scritti, decise non solo di risolvere il contratto, ma di denunciare il fatto all’autorità giudiziaria.

Senza un gestore e non potendo occuparsi in proprio della sosta, fino al completamento della successiva gara d’appalto, a Domo la sosta è rimasta gratis per mesi, con un significativo mancato incasso da parte dell’Amministrazione.

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.