VERBANIA - 12-01-2023 -- Per il perito del tribunale ha un disturbo narcisistico di personalità, ma è sano di mente. Superato lo scoglio della capacità di intendere e di stare in giudizio, il 44enne ossolano Roberto Fiorella è a processo a Verbania per stalking. Dal 2019 perseguita una ragazza di 23 anni che non ha mai conosciuto di persona, della quale s’è invaghito e che, nonostante ripetute denunce, non ha mai lasciato stare, fino a quando l’anno scorso non è stato rocambolescamente arrestato (s’è barricato in casa aggredendo le forze dell’ordine) dopo aver malmenato il padre di lei, mandandolo all’ospedale.
La giovane, commessa in un negozio, ha saputo da altri di essere oggetto dell’ossessione dell’imputato che, autoconvintosi d’esserne il fidanzato, ha iniziato a pubblicare su Facebook -peraltro con post pubblici, visibili a tutti- messaggi in cui la chiamava in causa. Le ha fatto recapitare fiori a casa, l’ha seguita sul posto di lavoro, per strada, s’è appostato per incontrarla.
I primi episodi sono accaduti nel 2019 e, segnalati ai carabinieri, hanno visto l’Arma prodigarsi per convincere l’uomo a desistere. La situazione è peggiorata nel 2021 e precipitata lo scorso mese di marzo quando, di fronte a formale querela, sono scattati provvedimenti di divieto di avvicinamento, sfociati poi nell’arresto.
Nella prima udienza del processo, acquisite le relazioni di servizio di polizia e carabinieri, ha testimoniato la giovane vittima, che ha raccontato di quelle attenzioni morbose incomprensibili da parte di una persona che non conosceva e che non ha mai conosciuto, e che hanno influito sulla sua vita privata. Spaventata, la giovane si faceva accompagnare al lavoro da parenti e amici, viveva uno stato d’ansia e temeva di incontrarlo.


