VERBANIA - 10-01-2023 -- L’avvocato ha i titoli per esercitare la professione e rappresentare il suo cliente nel processo? È questa la domanda alla quale il Tribunale di Verbania dovrà dare risposta nel “caso” sollevato oggi in aula dal sostituto procuratore Sveva De Liguoro. Nell’ambito di un procedimento penale con sei imputati accusati, a vario titolo, di aver riciclato veicoli rubati reimmatricolandoli con numeri di telaio alterati e documenti falsificati, il legale di uno di essi ha presentato, trasmessa per pec, una richiesta di legittimo impedimento, chiedendo un rinvio.
Il pm, scocciata per altre richieste pregresse, considerate come una sorta di tecnica dilatoria adottata dalla difesa, ha chiesto al collegio presieduto da Beatrice Alesci (Marianna Panattoni e Ines Carabetta a latere) la trasmissione degli atti alla Procura. Uno degli avvocati nominati dagli imputati, sostiene, sarebbe iscritto all’albo del foro di Cassino come abogado, abilitato cioè alla professione forense all’estero ma che, per esercitare autonomamente in Italia, deve rispettare certi requisiti. “Ho fatto un controllo – ha detto De Liguoro – e ritengo dobbiate trasmetterci gli atti per indagare sull’esercizio abusivo della professione ed eventualmente sul falso in atto pubblico”.
Il collegio s’è ritirato e, dopo aver discusso in camera di consiglio, il presidente Alesci ha letto l’ordinanza che impone al professionista, “non essendoci certezza della legittimazione al patrocinio”, di fornire la documentazione attestante “l’abilitazione in via esclusiva”, trasmettendo comunque gli atti alla Procura affinché valuti la sussistenza di eventuali reati.
Il procedimento è stato aggiornato al 21 marzo.


