VERBANIA - 02-01-2023 -- Per due volte, nella stessa notte, non fu trovato a piantonare il seggio elettorale, come gli era stato ordinato. E, alla terza ispezione, provò a giustificarsi dicendo che era andato in bagno. Risale al 20 settembre del 2020 l’episodio per il quale un appuntato dell’Arma in servizio nel Vco è stato sanzionato dal comandante della sua Compagnia con sette giorni di consegna. Una sanzione che ha contestato al Tar, ma che i giudici amministrativi di primo grado hanno convalidato, rigettando il ricorso e stigmatizzando il comportamento del militare.

Quattro le contestate infrazioni al codice militare: senso di responsabilità, esecuzione di ordini, servizio regolato da consegna, contegno del militare. In quel fine settimana in cui gli italiani furono chiamati a votare per la conferma delle riforme costituzionali e per il rinnovo di cinque consigli comunali le cui elezioni erano state differite dal Covid, come da prassi le forze dell’ordine erano state incaricate di presidiare i seggi. E di piantonarli, anche di notte, per garantire che nessuno vi accedesse. Il comandante di stazione, nel passare in rassegna i seggi, vide che il suo appuntato non era presente in servizio, e quando lo trovò, riscontrò che era poco reattivo. Ripeté l’ispezione a distanza di poco tempo e la situazione si ripresentò identica. Quindi fece un terzo sopralluogo, durante il quale il sottoposto gli chiese di annotare sul registro che le assenze di prima erano dovute al fatto che fosse in bagno. La giustificazione non convinse il maresciallo che, nell’inoltrare per via gerarchica il rapporto, diede avvio al procedimento disciplinare concluso con sette giorni di consegna, confermati nonostante il ricorso, per il quale l’appuntato dovrà anche rimborsare di 2.000 euro di spese legali l’Arma.