VERBANIA - 26-12-2022 -- Se l’è cavata con una condanna a quattro mesi, convertiti in otto di libertà controllata, il giovane cusiano che, tra il 2017 e il 2018, s’è reso protagonista di una serie di atti vandalici nel Cusio. Per più fatti riuniti in un unico procedimento penale il giovane, che oggi ha 24 anni ma che allora ne aveva poco più di 19, è stato giudicato dal Tribunale di Verbania. Doveva rispondere innanzitutto della “notte brava” del 29 agosto 2018, quando i carabinieri della stazione di Orta intervennero, a Pettenasco, per accertare una segnalazione ricevuta, quella di un uomo che camminava nudo sull’allora provinciale 229 del Lago d’Orta. Quell’uomo era l’imputato che, per sfuggire ai militari, scavalcò il muro di cinta di due abitazioni private affacciate sul lago -compiendo così violazione di domicilio- per poi tuffarsi nelle acque cercando di fuggire a nuoto. Da riva i carabinieri lo invitarono ripetutamente a rientrare e, quando lo fece, una volta fermato reagì con calci e schiaffi contro di loro.

Altre due contestazioni riguardavano atti vandalici commessi l’anno prima. Tra il 22 e il 27 agosto 2017 il giovane si rese protagonista di due episodi. Nel primo, insieme a un complice giudicato a parte, saltò sul tetto di un fugrone Mercedes posteggiato in via Cavallotti, a Omegna, danneggiandone il paraurti e l’oblò, che tentò di aprire. Nel secondo s’accanì contro un condominio di via Matteotti, prima spaccando lo specchio dell’ascensore con una testata e, a qualche settimana di distanza, distruggendo la porta a vetri dell’atrio. Per i danneggiamenti e la violazione di domicilio l’imputato, difeso dall’avvocato Alberto Pelfini, ha ottenuto il non doversi procedere avendo ristorato il danno con condotte riparatorie. È stato quindi condannato per la sola resistenza.