PAVIA - 15-12-2022 -- Un anno e otto mesi, con il beneficio della sospensione condizionale, è la pena che oggi, al tribunale di Pavia, ha patteggiato Shmuel Peleg, il nonno materno del bambino unico sopravvissuto al disastro del Mottarone, al centro di una contesa tra parenti sul suo affidamento. Nell’incidente funiviario del 23 maggio 2021 morirono tutti i più prossimi congiunti, cittadini israeliani da tempo residenti in Lombardia, del bimbo: mamma, papà e il fratello.
Rimasto orfano, fu affidato agli zii per vivere in provincia di Pavia, nell’ambiente che già gli era familiare. Il nonno materno voleva però che tornasse in Israele e che lì rimanesse. Non avendo ottenuto ragione sul piano legale, l’11 settembre del 2021 rapì il bambino dalla casa della zia con una rocambolesca fuga in auto fino in Svizzera e, da lì, con un jet privato sino in Israele. Le autorità israeliane lo riconsegnarono ai tutori, chiudendo la contesa che è rimasta in piedi sul piano penale per le accuse rivolte a Peleg e ad Alon Abutbul, il contractor che per conto suo organizzò materialmente la fuga e che ha anch’egli patteggiato un anno e sei mesi.


